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Diritti di autore
Leggi sui diritti di autore

Laurier Nappert

Angelo Tringale



Avvertenza

 Non sono esperto in questo campo e non sono un avvocato. Da quando ho avuto necessità di questo tipo di informazione, quando ho cominciato a scrivere musica, ho fatto abbastanza ricerche sull’argomento tanto da ottenere una buona visuale.

Adesso voglio mostrarvi da quando come utente di musica software, e voi siete direttamente interessati alle leggi sui diritti d’autore. Le informazioni fornite qui sono prese da molte fonti diverse.

Queste sono la base e le regole generali che ognuno impegnato in musica, dovrebbe esserne edotto. In caso di dubbio o contestazione, dovreste cercare consiglio da un avvocato specializzato nel campo o sulle leggi dello spettacolo e anche a opinioni su molte leggi del vostro paese. In questo contesto, le parole “generalmente” oppure “usualmente” e alter simili, sono molto usate. Esse significano che nella maggior parte dei paesi, le cose vanno in questa direzione o quasi. Dovrebbero esserci differenze, spesso anche meno, ma a volte sono tante.


Cosa è il diritto d’autore?

Essenzialmente si occupa di riproduzione di un lavoro: la pubblicazione, la riproduzione, la radiodiffusione pubblica, traduzione, ecc.  Generalmente questo diritto appartiene all’autore del lavoro ed egli,  egli solo può dare il permesso di riprodurre il lavoro, di tradurlo, di radio diffonderlo, fare adattamenti, ecc.

In che modo si applica questo diritto?

Ad ogni lavoro originale, sia in letteratura, teatro, musica o arte in genere, inclusi libri, lavori musicali, sculture, dipinti, fotografie, film, giochi, trasmissioni radio e televisive, programma di computer, registrazioni sonore (dischi, cassette) ecc.

Gli arrangiamenti musicali generalmente cadono sotto le leggi dei diritti d’autore. Se il lavoro è recente, dovete prima ottenere il permesso dall’autore per adattare il lavoro. Lo stesso si applica se volete tradurre una canzone, dovete prima ottenere il permesso di tradurre la canzone e la stessa traduzione è protetta dalla legge dei diritti d’autore. La maggior parte dei lavori classici non è protetta dalle leggi dei diritti d’autore, ad eccezione dei recentissimi lavori (tali come quelli di Ravel, per esempio).  Così i lavori classici possono generalmente essere riprodotti, trasmessi, arrangiati, ecc. senza domandare il permesso e senza dover pagare alcun diritto all’autore.

Come posso godere dei diritti d’autore per i miei lavori?

Appena un lavoro esiste, automaticamente esiste il diritto d’autore. Quindi non c’è qualcosa di speciale da fare per ottenerlo. Comunque, ugualmente se non c’è qualcosa da fare per ottenere il diritto su un lavoro da voi creato, siete fortemente consigliato a prendere iniziative e avere le prove che qualcosa potrebbe sorgere.

Che azione è necessario fare per stabilire la prova della proprietà del diritto?

Dovrebbe esserci una organizzazione nel vostro paese alla quale potete registrare il vostro lavoro. Facendo questo di solito si paga qualcosa, non molto ma sono tasse da pagare. L’attestato può essere usato in magistratura e avalla i vostri diritti in caso di contestazioni. Generalmente il carico della prova è dalla parte di chi inizia l’azione legale.

C’è una mossa sensata, e perfino una ingiunzione in alcuni paesi, per segnalare su tutti i vostri lavori che essi sono protetti, usando il simbolo universale “©” seguito dal nome vostro e l’anno della prima pubblicazione.  Questo serve come indicazione a tutti che il lavoro è protetto dal diritto di legge.

Siete anche avvertito di prendere altre iniziative allo scopo di provare la proprietà del vostro lavoro in caso che un giorno vi fosse la necessità di dar prova alla magistratura. In caso di musica, stampate la partitura o incidete il vostro lavoro su CD o cassetta, mettete in una busta che spedirete a voi stesso  per raccomandata o assicurata.

Quando ricevete la busta, fate attenzione a non aprirla. Tenetela sigillata in un posto sicuro. Dovreste così avere la prova che siete proprietario dei diritti, portando la busta sigillata alla magistratura. Il giudice la aprirà e verificherà i timbri postali. Questo proverà la data in cui il lavoro fu creato. Questo sistema è noto come “diritto dell’uomo povero”. Fate attenzione che in alcuni paesi questa prova non è considerata sufficiente.

Che durata ha il mio diritto?

Generalmente possiamo dire che un lavoro è protetto per una media di circa 75 anni. Dopo il lavoro entra nel dominio pubblico, a meno che non venga rinnovato in qual caso il lavoro rimane protetto. Per esempio in Canada, eccetto casi diversi, un lavoro è protetto per l’intera vita dell’autore e per i successivi 50 anni dopo la sua morte.

La proprietà sul diritto, nel mio paese, è valido anche negli altri paesi?

Generalmente si, se l’altro paese ha firmato la Convenzione Universale sui diritti d’autore, che è il caso di molti paesi del mondo.


Cosa costituisce una violazione dei diritti d’autore?

E’ il non autorizzato uso in ogni caso di un lavoro protetto. E’ importante per il proprietario di un diritto vedere che le sue ragioni vengano rispettate. Egli può farlo personalmente o attraverso una organizzazione che agisce in suo favore. Il plagio è una forma di violazione del diritto d’autore.

L’uso senza permesso di lavori protetti nella forma di files musicali quali MIDI, MP3 o altri su internet e l’uso di parole di canzoni protette allo stesso modo, sebbene siano libere o tassate è una violazione del diritto. Dovrebbe essere risaputo che gran parte dei siti che caratterizzano MIDI, MP3 o parole di canzoni ben conosciute e lavori protetti agiscono in violazione dei diritti legali e le loro operazioni sono contro la legge.

Per agire entro la legalità, questi siti devono prima di tutto ottenere una licenza d’uso da ciascuno di ogni interessato (autori, compositori, esecutori, attori, compagnie di incisione, editori, organizzazioni di caratteristi, ecc)

Sappiamo che molti se non tutti, non si danno pena di farlo, ma aspettano di essere citati. A compensare questa perdita, per esempio qualche paese impone tasse addizionali sulla vendita dei CD vergini, (da quando in genere si usa masterizzare copie illegali, di lavori protetti per i quali il diritto d’autore non era incassato, sia indifferentemente per uso personale o no, le opere vengono acquisiti illegalmente da fonti illegali).

Comunque dei siti offrono files MP3, MIDI o MUS che sono legali quando il proprietario del sito ha esposto l’opera che si vede sul sito. Questi siti non violano il diritto d’autore perché il padrone dell’opera può intervenire come vuole sul suo lavoro. Possiamo dire con certezza che questi siti sono probabilmente i soli ad agire nella legalità del loro ambiente.
 

Posso usare un poco di musica protetta nell’esercitarmi a lavorare per il mio direttore?
Posso usarla nei miei video personali?
E anche nel mio sito web?

Forse si, o forse no: Prima di tutto, deve essere inteso che le leggi sui diritti d’autore sono deliberatamente generiche. Solo attraverso la magistratura si può verificare e chiarire, e i precedenti casi orientano le future controversie.

Noi ora sappiamo che l’uso “permesso” di un lavoro protetto  da un individuo è diverso da quello di una organizzazione (società, club, ecc.) e anche allora esso dipende dall’uso che si intende fare.

Per uso personale, se il lavoro non è proposto per trasmissione nel termine generico della parola, c’è di solito un livello di tolleranza, e in alcuni paesi esso è chiaramente permesso.

Per una organizzazione è completamente un altro gioco. Generalmente loro possono fare uso di “un estratto insignificante” senza una licenza.
Allora, cosa significa “un estratto insignificante”?
Questa è una questione dibattuta. In genere accettare che da 8 a 10 secondi è uno stralcio insignificante , a 15 secondi voi incominciate a suonare con ardore e ai 30 secondi avete tutte le ragioni di credere che state violando le leggi sui diritti d’autore.

Come per il sito web, dovete ottenere una licenza, qualsiasi cosa o chiunque voi siate. Ci sono molti criteri da prendere in considerazione quando si deve decidere a quale categoria di musica appartiene l’utente; questi criteri sono al di là dello scopo di questo articolo. Così è meglio esaminare il caso col vostro locale rappresentante dei diritti delle organizzazioni.

Posso farmi una copia di partitura di piano del mio insegnante o di una partitura che già possiedo?

Questo ha a che fare con quello che conosco come “uso ragionevole” di un lavoro. Cosa c’è in proposito? L’uso o la riproduzione di un lavoro per studio privato, cultura scolastica, ricerca, ecc. Se già avete la partitura originale, potete farvi una copia sulla quale forse desiderate scrivere, prendere annotazioni, ecc. allo scopo di aiutarvi ad apprendere il lavoro come ad esempio intanto che la partitura originale non è disponibile. Se non avete l’originale e se la ottenete in prestito da un amico per farvene una copia, in questo caso avete violato le leggi sui diritti d’autore.

Può la scuola fare molte copie di partiture e darle in mano ai suoi studenti?

No, ma da quando è possibile comprare una licenza che permette di fare diverse copie di un lavoro che possa costare ad un prezzo inferiore di quanto costerebbero tante partiture originali, questo è il modo di come le scuole normalmente procedono. Questo ricade anche nella categoria di “uso ragionevole” di un lavoro. Parlando in generale, gli studenti non si interessano di conoscere certe procedure e tendono a credere che ogni cosa può essere liberamente copiata senza domandare l’opportuno permesso.

Cosa sono le organizzazioni che rappresentano i diritti?

La primaria funzione di queste organizzazioni è di incassare diritti d’autore per lavori pubblicati da ogni dove nel mondo attraverso reciproche convenzioni. Alcune organizzazioni non proteggono i vostri diritti e si assicurano solo che voi percepirete una equa quota per il lavoro pubblicato a vostro nome e si usano e si trasmettono. Se il vostro lavoro non è stato pubblicato è in genere uno spreco occuparsi di queste organizzazioni perché non vogliono riscuotere per voi. Se la protezione del vostro diritto d’autore non fa parte della loro responsabilità, dovete occuparvene voi stesso o pagare qualche altra agenzia che agisca a vostro beneficio.


Potreste vendere un lavoro?

Potete aver scritto qualcosa che attrae l’attenzione di produttori o altra gente coinvolta in affari pubblicitari o di spettacolo. Potete ricevere una offerta di vendere il lavoro per un limitato equo compenso. Potrete accettare una offerta di vendere o solo dare una licenza d’uso?

Vendere potrebbe procurarvi un affare monetario immediato. Se il lavoro non ha successo. Voi avrete guadagnato e il compratore avrà perso soldi. Ma se il lavoro ha successo il compratore farà i milioni e voi rimanete con poca moneta. Una volta venduto il lavoro, esso non vi appartiene più e voi avrete solo i vostri diritti su di esso. Il nuovo proprietario ora ha tutti i diritti, perfino il vostro nome apparirà ancora come autore dell’opera, se date una licenza, potete includere qualsiasi vostro desiderio e da quel momento vale solo l’accordo su certo uso e per un certo tempo durante il quale continuate a mantenere tutti i vostri diritti sull’opera stessa. Se il lavoro non ha successo, non farete molto denaro e se lo avrà, sarete un uomo con successo clamoroso. Cosa possiamo fare? Sta tutto su di voi.

Questo va bene, ma il diritto d’autore penso essere un fastidio e mi blocca dal fare ciò che voglio.
Posso fare a meno di pensarlo e fare qualsiasi cosa mi piace senza avere fastidi?

Abbastanza sicuramente potete. In effetti potete trasgredire qualunque legge desiderate, non solo quella sul diritto d’autore. Potete vivere la vita senza cogliere nulla, oppure potreste farlo solo una volta e finire in prigione. Ma se siete un utente di musica software, probabilmente siete voi stesso il proprietario del diritto d’autore. Se così fosse, si suppone avreste la pretesa che i vostri diritti venissero rispettati? È così? Immagino potete facilmente comprendere che altri anche credano che i loro diritti dovrebbero essere rispettati. Dopo tutto hanno anche speso molte ore a scrivere, arrangiare, rifinire i loro lavori, di sicuro non capirebbero accorgendosi che i loro lavori circolano liberamente, perfino venduti senza il loro permesso, e senza un soffio di moneta anche per il lavoro.

Spesso, gente che crea lo fa per guadagnarsi da vivere, del tutto o in parte, e dipendono dagli utenti del loro lavoro per il loro rendimento. Conoscendo quanto è duro far rispettare le leggi sul diritto d’autore, il peso della giustizia tende ad appesantire sui diritti infranti degli artisti. Adesso che sapete, la maniera di comportarvi ricade interamente su di voi. Può capitare che anche con le buone intenzioni sarete considerato di aver plagiato un lavoro senza volerlo. Almeno non avviene molto spesso, qualche volta due lavori sembrano essere simili in modo sospetto. Va da se che quando capita, può portare a processi legali lunghi e litigiosi. Molti anni or sono, il prestito del lavoro di altri, non era largamente accettato ma perfino considerato una forma di adulazione. Oggi molti lavori di grandi compositori sono usati da altri grandi compositori: adattati, trascritti, usati per ispirazione, o come base per “tema e variazioni”, ecc.  Diverso tempo, diversi modi di fare le cose!



Una breve storia


Io ho eseguito molti arrangiamenti e versioni di lavori protetti e conosciuti senza avere domandato il permesso di farlo… per mio piacere personale, soprattutto per studio e apprendimento, ma anche per dimostrare alle persone cosa si può fare. Questi lavori non sono stati in alcun modo diffusi. Essi esistono solo per il mio proprio uso personale e di conseguenza io non ho trasgredito alcuna legge. Potete contare sulle dita della mano il numero delle persone che hanno visto o udito qualcuno di questi brani. Solamente alcuni di fiducia hanno avuto questa opportunità e perfino allora, loro non li hanno visti o uditi tutti, solo 3 o 4  la maggior parte.

Un giorno, ricevetti una e-mail che diceva qualcosa tra le righe: “Io ho un documento che è un arrangiamento che voi avete fatto. Non posso fare altro da quando è stato protetto con la password. Io sono il compositore di questa opera, per cui datemi la password in maniera che io possa usare questo documento”.
Non solo la richiesta della password, ma neanche detto “per piacere”. Non sapendo cosa fare di questo messaggio, risposi chiedendo ulteriori informazioni per non sembrare fuori dal mondo.  Ricevuta la sua risposta tutto è diventato chiaro: questo individuo tentava di apparire come il compositore di “Color my World” di Chicago.
Egli ha avuto il documento per caso da qualcuno al quale l’ho mandato per avere delle critiche sull’arrangiamento che avevo fatto. Ho potuto avere il vero nome di questo individuo e ho saputo che era più giovane della canzone che pretendeva di aver composto. Vi lascio immaginare la risposta che gli ho spedito …


Un suggerimento

Nel sito Web Myriad, nella sezione motivi sotto il mio nome, o sotto il mio personale sito (l’indirizzo è alla fine di questo testo), vedrete alcuni lavori arrangiati da me. Da quando sono stati estratti dal folklore e da lavori di vecchi classici di compositori conosciuti e sconosciuti, questi lavori non sono protetti da diritti d’autore. Gli arrangiamenti sono protetti, ma non ho richiesto il permesso prima di farli quindi non ho alcun diritto d’autore per pagare entrambi da quando questi lavori sono di pubblico dominio.

Comunque, ognuno che desidera usare questi arrangiamenti deve chiedermi il permesso per farlo. Potrei rifiutare, ma potrei accettare a certe condizioni che sono quelle espresse nel programma che io sono l’arrangiatore, o forse potrei chiedere una certa percentuale su ogni biglietto venduto quando l’esecuzione è pubblica. Se rifiuto e il lavoro viene eseguito malgrado il mio dissenso, il comportamento viene considerato una violazione dei diritti d’autore e l’esecuzione dovrà essere perseguita in giudizio.

Non ditemi scorretto, si tratta del lavoro originale che è protetto all’infuori dell’arrangiamento che è stato fatto. Qualcuno potrebbe volere fare il suo personale arrangiamento dello stesso lavoro originale, questo può farlo e non ha bisogno di permesso da alcuno, ma non si può usare il mio e dico che se lo ha fatto, come quello mio sarebbe plagio.

Infine, date un’occhiata alle notizie sul copyright visibili alla fine di ogni pagina di musica sul sito web di Myriad. È chiarissimo e ben posizionato. Adesso un promemoria: “Questi files musicali sono forniti per studio privato, educazione scolastica, o ricerca. I rispettivi compositori sono i proprietari dei diritti, se volete usare uno di questi files per esecuzione pubblica, in vendita, con o senza corrispettivo, dovrete ottenere l’autorizzazione dal suo proprietario”.
Quando mandate dei files musicali a Myriad, voi date il vostro permesso che sia pubblicato sul WWW di Myriad. Questo “contratto” vi permette di mostrare i vostri lavori senza costo e quasi senza rischio. Comunque, è vostra responsabilità proteggere in modo appropriato i vostri files se lo desiderate. Il vantaggio del formato MUS è che voi potete proteggere i files, invece il formato MIDI oppure MP3 non permettono la protezione.


Links

Queste concatenazioni vi daranno molte più informazioni. Queste pagine a turno contengono molti più concatenazioni. Non esitate a riferirvi alle leggi del vostro paese e cercate consigli professionali in caso di dubbio.

International
http://www.wipo.int/

Italia
http://www.siae.it/

France
http://www.sesam.org/indexanim.html
http://www.sacem.fr/

USA
http://www.bmi.com/home.asp
http://www.ascap.com/


UK
http://www.prs.co.uk/
http://www.mcps.co.uk/

Canada
http://www.opic.gc.ca/
http://www.socan.ca/

 


 

Laurier Nappert
© july 2002
http://pages.infinit.net/azza/

Traduzione in italiano di Angelo Tringale, Verona
© Marzo 2003
a.tringale@infinito.it
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